La via Francigena, un cammino per tutti

20/11/2017

  Ma cammina! Quella che sembra l’esortazione polemica da rivolgere a un amico con il quale siamo in disaccordo, oggi è invece il miglior consiglio che possiamo dare agli altri e a noi stessi. Camminare fa bene, al fisico, alla mente, alla psiche e alla tasca. Al fisico perché è un’attività salutare che non ha controindicazioni per nessuno, alla mente perché camminando possiamo conoscere i luoghi nella loro vera dimensione spazio-temporale, fa bene alla psiche perché camminando incontriamo noi stessi e ci relazioniamo con gli altri finalmente “a passo d’uomo” e non più con le modalità schizzofreniche del lavoro o dello svago un tanto a consumo. Infine, camminare fa ben alla tasca perché è gratis. Sì, è gratis, e questo è il motivo per cui camminare è anche un gesto rivoluzionario, è una disobbedienza al “sistema” che pretende che per ogni godimento sia necessario pagare un obolo. Godere “a gratis” è un gesto creativo che aggiunge piacere al piacere. Ma dove andiamo a camminare? E con chi?    

La Via Francigena, il Cammino di Santiago e i loro fratelli

Certo possiamo camminare sotto casa, in un parco, su una collina o lungo un torrente, ma camminare sapendo di ricalcare una traccia antica percorsa nei secoli da pellegrini e dignitari, da mercanti e briganti, da papi e imperatori è una esperienza che fa volare la fantasia e ci fa sentire al centro della storia. Il capostipite della Famiglia dei Cammini è il Cammino di Santiago in Spagna, è il più famoso e il più frequentato, c’è chi dice anche troppo, al punto che ormai alcuni camminatori lo evitano per cercare altri Cammini meno affollati. Per fortuna il Cammino di Santiago ha una sorella, bellissima, un po’ schiva, ruspante e sofisticata, altera e accogliente. Questa sorella vive in Italia, c’è l’abbiamo fuori dalla porta e aspetta solo di essere visitata. È la Via Francigena. Nell’anno 990 d.c. l’alto prelato Sigerico fu chiamato a Roma al cospetto del Papa per essere insignito del titolo di Arcivescovo di Canterbury. Dopo la cerimonia di investitura Sigerico organizzò le guardie, i portatori, gli asini e i carretti e insieme ai suoi bagagli e al suo seguito si incamminò verso nord per raggiungere la destinazione del suo mandato: la lontanissima città di Canterbury. Sigerico era un uomo di lettere, colto e appassionato, durante il suo viaggio fece quello che ancora nessuno aveva mai fatto: scrisse la prima Guida Turistica dei Cammini. Sigerico annotò scrupolosamente tutti i luoghi di sosta e di ristoro, le difficoltà incontrate e i piaceri vissuti, panorami e pericoli. La carovana non si fermò nemmeno per un giorno e in 79 tappe raggiunse la destinazione. Il prezioso diario che ne risultò racconta nei dettagli la strada da Roma a Canterbury. Il manoscritto cominciò a girare per le abazie e i monasteri del Nord Europa e i frati amanuensi lo copiarono e ne diffusero le copie. L’informazione si propagò e tutti i pellegrini che andarono a consulto dai prelati per chiedere consiglio sul loro imminente pellegrinaggio verso la Citta Santa furono consigliati e istruiti sul percorso da seguire grazie alle informazioni contenute sul Diario di Sigerico. Dall’anno mille in poi il flusso di Pellegrini dal Nord Europa verso il Soglio di Pietro fu crescente. A Roma si videro arrivare moltitudini di viandanti sfiniti e malconci che alla domanda da dove venissero rispondevano “dalla Francia”. Da questo deriva il nome Via Francigena. Lo steso percorso ormai tracciato e frequentato fu utilizzato da armate e mercanti, esploratori e briganti. Lungo il tragitto fiorirono chiese e bordelli, locande e caserme. Oggi la Via Francigena è un Cammino affascinante e interamente segnato che può essere percorso agevolmente da qualunque camminatore abbia amore, forza, passione e… buone scarpe. Antonello Fratoddi   Antonello Fratoddi organizza cammini sul tratto della via Francigena che va da Roma a Viterbo. Per informazioni basta contattarlo su Facebook.